James Blake Overgrown
Spesso il secondo album è la cosa più difficile da realizzare per un artista o per un gruppo, vedi il famoso Second Coming dei Stone Roses. Il compito è sempre arduo, sopratutto dove il primo è stato elogiato da critica e pubblico.
James Blake dopo il suo primo omonimo album aveva sfornato qualche EP di poca importanza e pareva poco chiaro come la sua musica si sarebbe evoluta.
Ma il giovane 24enne londinese sorprende tutti con il suo nuovo Overgrown ed un singolo bellissimo Retrograde.
Rispetto al precedente lavoro i brani hanno più una forma riconoscibile, ma i suoni rimangono simili al precedente ma sempre molto elettronici e spiazza la maestria di suoni chiamati fat pad.
Interessante è il fatto che Blake induge sulla stessa formula del suo primo lavoro, ma creando melodie e strutture più mature realizzando di fatto un lavoro più omogeneo.
James Blake da sfogio anche di una voce quasi black contrapuntata da piano e synth di norma assai scuri. Potremmo quasi definire il disco di cantautorato elettronico, dimenticandoci però che il cantautorato è una definizione che esiste solo in Italia, visto che negli states ed in uk la musica è sempre stata “originale”, solo in Italia i gruppi diventavano famosi facendo solo “cover”.
Nel video una bella esibizione live di Retrograde al Dave Letterman Show