Ieri in molte sale cinematografiche italiane era possibile vedere The Doors Live At The Bowl ’68.

Una versione “restaurata” con un incipit diverso dalla versione che si trovava disponibile prima, ovvero con una introduzione con interviste ai Chambers Brothers (che suonarono prima dei Doors quella sera) e naturalmente con i commenti di Ray Manzarek, Robby Krieger e John Densmore  ovvero i sopravvissuti…

Nell’incipit vengono svelati alcuni dettagli sia sulla produzione del film che sullo stato di Jim Morrison, che sull’amplificazione usata, dei 50 amplificatori poi ne usarono, causa sicurezza, solo alcuni.

E poi parte la musica con l’intro d’organo di When the music is over finendo il concerto con The End.

Effettivamente le poche camere a disposizione rendono la visione un pò statica rispetto agli standard odierni, ma danno anche più tempo a concentrarsi sulla musica e sui dettagli.

La musica dei Doors è potente come sempre ma quello che viene fuori prepotentemente è la vena poetica di Jim Morrison, quasi un spoken words anti litteram.

The Doors Live At The Bowl ’68 è un pezzo di storia americana, storia della musica e storia delle cultura mondiale. Un frammento di come erano tanto è vero che il film inizia con la frase “dovevate esserci” ma chi c’era ha dei ricordi vaghi…